Cartella non pagata, parte subito il fermo amministrativo
Dal 1° luglio 2017, l’Equitalia ha ceduto il posto all’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Con il nuovo ente cambiano i poteri nei confronti di coloro che non pagano le cartelle esattoriali.
Cartella non pagata, cosa cambia?
Per mancato pagamento della cartella esattoriale, si intende quando il versamento non avviene entro 60 giorni dalla notifica. Passato questo lasso di tempo, l’Agenzia delle Entrate Riscossione è autorizzata ad acquisire i dati sul reddito e patrimonio da terzi e a procedere al fermo amministrativo.
I dati possono essere acquisiti anche effettuando richieste a terzi di informazioni circa il reddito ed il patrimonio del debitore.
Cartella non pagate: provvedimento Agenzia delle Entrate:
Nel provvedimento dell’Agenzia delle Entrate n. 0134363/2017, si legge che la cartella ha valore di intimazione ad adempiere l’obbligo di pagamento e se questo è ripartito in più rate l’intimazione produce effetti relativamente a tutte le rate. Il ruolo è costituito da titolo esecutivo e l’Agente della riscossione può procedere con:
– Fermo amministrativo di beni mobili registrati (veicoli, natanti, aeromobili);
– Iscrizione di ipoteca sugli immobili;
– Esecuzione forzata di beni immobili, mobili e crediti (per esempio, stipendio, emolumenti vari, parcelle, fatture, titoli, somme disponibili sui conti correnti e depositi).
Fonte: Agenzia delle Entrate
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