Studiato un algoritmo per indirizzare le persone verso il selfie perfetto
La luce al punto giusto, l’espressione, la posizione del volto, l’ambiente che ci fa da sfondo, la distanza dall’obiettivo: non sempre è facile scattarsi il selfie perfetto senza filtri o Photoshop, ma ora c’è un’applicazione anche per questo e arriva direttamente dall’Università di Waterloo, dove gli sviluppatori hanno ideato un algoritmo studiato per indirizzare le persone verso il miglior autoscatto possibile. Non si tratta di un filtro o un editor per migliorare la foto dopo averla scattata, ma di un software che indirizza l’utente verso la migliore inquadratura con lo smartphone. In pratica è un sistema in grado di dare consigli all’utente prima dello scatto.
L’algoritmo che regola l’app è stato sviluppato partendo da una scansione tridimensionale dei volti di persone comuni. Da questi gli scenziati hanno ricavato centinaia di selfie “virtuali” modificando di volta in volta col software elementi come la posizione e la dimensione del volto e la direzione della luce. I risultati sono stati evidenziati dal voto di una platea umana di migliaia di persone e da questi estrapolati dei modelli matematici, degli schemi, per il selfie “perfetto” che l’algoritmo usa per suggerire in tempo reale alla persona che posizione assumere davanti alla fotocamera.
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