Lo scienziato australiano Karl Kruszelelnicki mostra i risultati del suo studio sul Triangolo delle Bermuda
Uno studio dello scienziato australiano Karl Kruszelelnicki a proposito dei disastri aerei e navali che si sono verificati nell’area del triangolo delle Bermude, fa luce sul mito di una delle aree più misteriose del pianeta: “Il numero di aerei spariti nel triangolo delle Bermuda è uguale, in percentuale, a quello registrato in decine di altre aree presenti nel mondo”.
Lo scienziato australiano, nel suo studio citato da Il Tempo, sfata il mito su quel lembo di mondo che avrebbe il potere di “inghiottire” gli aerei e contraddice quanto sostenuto dall’ufologo Jessup che imputava gli inabissamenti di navi ed aerei a misteriose perturbazioni elettromagnetiche o alla presenza di basi aliene sottomarine.
Secondo Kruszelnicki e le autorità locali, invece, la vera ragione degli incidenti è l’errore umano. “Nel corso delle ripetute analisi legate alla sparizione di arei e navi non è stato scoperto nulla che abbia attribuito a cause anomale la perdita di così tante vite”, ha puntualizzato lo scienziato. “L’oceano è sempre stato un luogo misterioso per gli esseri umani ma la verità nuda e cruda è che può essere pericoloso nel triangolo come in tutto il mondo”.
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