Le intercettazioni della moglie del ceceno arrestato a Bari per dissuadere il marito dalla jihad
Due donne, potenziali kamikaze, emergono sullo sfondo dell’inchiesta dell’Antimafia di Bari che ha tratto in arresto il 38enne ceceno Eli Bombataliev, accusato di terrorismo internazionale. Della prima moglie, probabilmente sua connazionale, definita “già pronta al martirio” dallo stesso Bombataliev, non si sa nulla ma sono in corso indagini per identificarla e rintracciarla. La seconda, invece, la 49enne russa Marina Kachmazova, è al centro delle indagini insieme al marito. Dagli atti giudiziari in possesso della magistratura barese, infatti, si evince che con lei il sospetto jihadista intrattiene le conversazioni più significative.
Bombataliev risiedeva a Foggia, la donna, invece, irregolarmente a Napoli ed è stata espulsa. La loro relazione a distanza era fatta prevalentemente di lunghe telefonate. I due si erano conosciuti un paio di anni fa ma la loro frequentazione era diventata più assidua e intensa dal marzo scorso e il 38enne aveva iniziato ad indottrinare la sua futura moglie (si sarebbero sposati con rito islamico alcune settimane fa) con l’obiettivo di convincerla a diventare una ‘shahidka’, che in lingua cecena significa donna kamikaze con cintura esplosiva.
Lei era innamorata a tal punto da convertirsi all’Islam accettando, non senza reticenze, di seguirlo nella crociata-jihad. Sarebbe arrivata a dirgli “visto che hai un’altra moglie, che si sacrifichi prima”. Nelle intercettazioni in mano agli inquirenti, al telefono lei insisteva spesso sul desiderio di una vita familiare insieme, promettendogli di cucinare per lui “pasta ripiena” e di renderlo felice, senza bisogno di partire e andare a morire. Lui, però, le spiegava che “oggi che ci sto, sono con te, ma se domani mi devono chiamare per offrire me stesso lo devo fare per forza, dopodiché non ci sarò più” e continuava “se io ho preso questo cammino lo devo fare, quando mi convocheranno per andare io non starò a pensare tutte queste cose perché il Corano ci impedisce di farci distrarre dai figli, dai familiari e dall’umanità”.
In un’altra conversazione Bombataliev spiegava la sua idea di moglie: “si accontenta di tutto, a prescinderne dal fatto se ho portato da mangiare o meno, cioè cerca di rendersi utile per lui, questo è un sostegno. Così lei si è guadagna il Paradiso”. Ma questo ancora non bastava a convincere Marina che insisteva: “Mi hai preso come seconda moglie ma nell’aldilà voglio essere la prima”. Il ceceno replicava che “per essere prima, devi impegnarti molto, non solo a parole ma anche nei fatti, così Allah ti dà la chance” ed è per questo che quando lei gli aveva detto che si era convertita soltanto da alcuni anni, troppo pochi per diventare una jihadista, lui le aveva spiegato che “non c’è più tempo…è il momento di jihad…e per questo dico io combatti per Allah e basta”.
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