Nascondevano droga nei presepi e non solo. L’operazione della polizia al centro Nord
Maxi-blitz della polizia nei comuni di Milano e altre città del centro nord. Il Gip del Tribunale di Milano, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare per 21 persone, di cui 14 in carcere e 7 con obbligo di dimora e contestuale obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Si tratta di italiani e sudamericani accusati di far parte a vario titolo di un gruppo criminale dedito al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
La polizia ha trovato oltre 500 grammi di droga nascosta in un presepe peruviano proveniente da Lima, arrivato a Milano nel bagaglio di una badante incensurata. Ma questo è solo uno degli ingegnosi nascondigli della cocaina trovata nel corso dell’operazione denominata “Gringo” della squadra Mobile di Milano; altre volte la droga era trasportata in batterie funzionanti di automobili, ma veniva anche nascosta in grossi pacchi di caramelle e cioccolatini.
La banda era composta da due gruppi: 15 sudamericani (tra peruviani ed ecuadoregni) e 5 italiani di origine calabrese. A finire in manette anche un marocchino broker di hashish (ne custodiva 20 kg). Secondo la polizia, i peruviani preferivano il trasporto aereo, la cocaina, infatti, viaggiava compressa in oggetti di legno – anche un portapenne – e trasportata da persone incensurate. Per non dare nell’occhio, la ‘roba’ `atterrava´ in aeroporti `minori´ come Bologna, Chiari, Nizza e, in un caso eccezionale, Linate.
A capo del sodalizio criminale, un peruviano proprietario di un ristorante a Milano, che è finito ai domiciliari. Gli arrestati italiani sono invece una donna di 57 anni, un 35enne considerato il capo e detto “Gringo” che ha dato il nome all’ indagine, un coetaneo di 35 anni e un 47 enne: tutti originari delle province di Reggio Calabria, Vibo Valentia e Cosenza, ma residenti da sempre a Milano.
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