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Ariana Grande in concerto a Roma, sfida la paura in ricordo di Manchester

E’ stata una festa per grandi e piccini il concerto di Ariana Grande a Roma.

Il concerto di Ariana Grande, tappa romana del suo Dangerous Woman Tour, è stato un grande successo, il Palalottomatica era gremito e tutti, artisti, bambini, adolescenti, genitori, organizzatori e polizia, sono andati via contenti.
In apertura sul grande schermo dietro di lei il disegno che riprende il suo famoso cerchietto con le orecchie da coniglietto, diventato il simbolo di One Love Manchester, e lei al centro palco che canta ,con la voce spesso rotta dalle lacrime ma sempre potente ‘Over the rainbow’ per omaggiare le vittime di Manchester.
Un momento di pathos quello dedicato dalla pop star alla città inglese al quale tutto il pubblico del palazzetto ha risposto scandendo più volte ‘Manchester Manchester’.
La paura non ha certo fermato il pubblico di Roma: bambini accompagnati da genitori che spesso per farli contenti indossavano le fasce con il nome della cantante; una valanga di adolescenti, soprattutto ragazze arrivate con poster colorati e i cerchietti con le orecchie da coniglietto per un’atmosfera da festa in un concerto nel quale l’energia è schizzata subito a mille con canzoni come ‘Be alright’, ‘Bad decisions’ o l’emozionante ‘One last time’, che la Grande nella ripresa del suo tour a Parigi qualche giorno fa aveva dedicato proprio alle vittime dell’attentato. Dal primo brano in poi nel palazzetto è scattato un karaoke collettivo e i telefonini hanno continuato a riprendere la performer che ha unito le sue capacità vocali alle coreografie con i ballerini. In un ritmo praticamente senza interruzioni la cantante ha presentato una scaletta di oltre 20 pezzi regalando al pubblico qualche saluto entusiasta, tanti ‘ciao Roma’, ‘vi amo’ e ‘grazie mille’.
Per il concerto sono state allestite misure di sicurezza speciali con controlli molto accurati alle entrate fatti anche con il metal-detector e il divieto di introdurre, tra gli altri, zaini, e borse grandi, lattine, bottiglie, ombrelli, tablet, videocamere e altri oggetti ‘atti a offendere’.
“Concerto blindato”, scrivevano ieri i giornali presentando l’evento e, sulla carta, non avevano torto. La circolare su “safety” e “security” per le grandi manifestazioni pubbliche firmata dal capo della polizia, Franco Gabrielli prevedeva strettissmi controlli antiterrorismo e i controlli ci sono stati, così come una forte ma discreta presenza delle forze di polizia attorno a tutta l’area, controlli che non hanno mai dato l’idea di essere esagerati e non hanno di certo trasformato il clima della serata.

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