Scelta d’amore per una giovane coppia di Napoli, al loro matrimonio hanno invitato migranti di ogni nazione.
E’ stato un matrimonio alternativo quello di Marco d’Avanzo e Nunzia Ricigliano, due giovani napoletani che hanno pronunciato il “sì” in una cerimonia multietnica celebrata nella chiesa del santissimo Crocifisso e Santa Rita, a Napoli. I fidanzati hanno voluto festeggiare la loro unione con degli invitati speciali, i “fratelli” migranti: “È giusto ricordarsi di loro anche nel nostro giorno più bello, condividere il quotidiano e una giornata come questa”.
Hanno invitato al loro matrimonio gli immigrati di Napoli, per testimoniare il rifiuto delle logiche dell’odio, della separazione e del razzismo.
«L’idea – racconta la futura sposa – è venuta a mio padre, che lavora come ambulante nella zona di Piazza Garibaldi. Conosce tanti ragazzi, prevalentemente africani, che vendono lì la propria mercanzia. Sa bene quanto dura sia la loro vita e quanti sacrifici sopportino. Mi ha chiesto se mi sarebbe piaciuto che partecipassero alle nozze anche loro ed ho detto sì». L’iniziativa poi si è allargata ed è cresciuta, perché il papà di Nunzia, che si chiama Antonio, è anche un’attivista dell’associazione «3Febbraio», che da tempo in città sostiene i migranti nelle loro rivendicazioni e si sforza di garantire loro un sostegno, anche per affrontare le molteplici difficoltà che la burocrazia frappone agli stranieri che vivono in città, specie a quelli che non hanno i documenti in regola. «Gianluca Petruzzo, Pierluigi Umbriano ed altri attivisti dell’associazione – prosegue Nunzia nel suo racconto – hanno contattato altri migranti ed hanno chiesto loro di partecipare al matrimonio. Non so quanti di essi, effettivamente, saranno in chiesa con noi domani mattina. Spero che possano essere davvero tanti, perché sarebbe il più bel regalo di matrimonio che mio marito ed io riceveremo».
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