La legalizzazione della cannabis è da attuare e se ne deve occupare lo Stato.
La legalizzazione della cannabis, deve essere assunta a una condizione: “Che se ne occupino i Monopoli”. Così, su Repubblica, il procuratore antimafia, Franco Roberti. “Deve essere – dice – lo Stato nella sua centralità, e in via esclusiva, a occuparsi della coltivazione, lavorazione e vendita della cannabis e dei suoi derivati. Così sottrarremo spazi di mercato alle organizzazioni criminali come ‘ndrangheta e camorra”.
Il Procuratore Roberti, parla al convegno “Prima (invece) di punire”, organizzato dall’associazione “Not Dark Yet”, letteralmente “Non è ancora buio”, da una canzone di Bob Dylan, che lancia una sorta di manifesto del nuovo antiproibizionismo promosso dai magistrati. Proprio ieri, Henry John Woodcock, pm di punta della Procura di Napoli aveva riacceso il dibattito sulla marijuana legalizzata, proposta che nasce per contrastare la criminalità e le piazze di spaccio.
“Il problema non è la legalizzazione sì o no, perché secondo me quella della legalizzazione è una scelta obbligata, un problema solo di tempo. Speriamo che non ci sopravviva e che i tempi siano più possibili brevi” si augura Woodcock che, riferendosi alle paranze dei bambini, lancia una scommessa: “Quella di immaginare, di sognare che le straordinarie energie, che questi ragazzi mettono in quella che adesso è un’attività illecita, possano essere in qualche modo sfruttate per attività diventate legali”.
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