Crisi Corea del Nord: monito di Pechino, il pericolo di guerra è grande
La Cina sollecita Usa e Corea del Sud a fermare le loro manovre militari e Pyongyang a bloccare i programmi nucleari per raffreddare le tensioni: il ministero degli Esteri Wang Yi dice che “sicurezza e stabilità sono molto fragili adesso e il pericolo di scoppio di un nuovo conflitto in ogni momento è grande“. In una conferenza stampa a Berlino con il ministro degli Esteri tedesco Sigmar Gabriel, Wang aggiunge che “non possiamo rischiare neanche l’1% delle possibilità di una guerra” che “avrebbe conseguenze inimmaginabili”.
“La Cina chiede con forza a Usa e Corea del Sud di fermare le azioni che peggiorino le tensioni regionali e danneggino interessi della sua sicurezza strategica, di cancellare il dispiegamento dei sistemi antimissile Thaad e di rimuovere gli equipaggiamenti”. Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Geng Shuang, sull’installazione dei sistemi antimissile americani in Corea del Sud. La Cina, ha aggiunto, “prenderà tutti i passi necessari per difendere i suoi interessi”.
I militari americani hanno avviato in piena notte l’installazione dei sofisticati e avanzati sistemi antimissile Thaad col trasporto dei singoli pezzi a Seongju, nel Nord Gyeongsang, tra le proteste dei residenti. L’avvio delle operazioni, avvenuto a sorpresa, è maturato ad appena sei giorni dal via libera della Us Forces Korea (USFK) alla messa in sicurezza del sito ottenuto dal governo di Seul e destinato a ospitare i sistemi il cui scopo è di deterrenza verso le intemperanze della Corea del Nord o, eventualmente, di intercettare i missili lanciati. Sul sito, riferisce l’agenzia Yonhap, manca ancora il rapporto di impatto ambientale, richiesto dall’accordo bilaterale Status of Forces Agreement (SOFA), che regola la presenza delle forze armate Usa in Corea del Sud. Gli Usa però avevano deciso di accelerare i piani e di rendere i Thaad funzionanti già prima delle elezioni presidenziali sudcoreane del 9 maggio.
La portaerei Uss Carl Vinson e il suo gruppo d’attacco sono impegnati in manovre congiunte con gli aerei della Air Self Defense Force, l’Aeronautica nipponica, nelle acque a sud del Giappone. Una nota della Marina americana ha spiegato che i caccia di Tokyo “hanno integrato le manovre in corso della portaerei” finalizzate al training aereo e allo scambio di informazioni per migliorare l’operatività. L’iniziativa, che cade nella fase d’avvicinamento della Vinson alla penisola coreana, segue i due giorni di esercitazioni avuti dal gruppo con due cacciatorpedinieri nipponici durante il passaggio del mar delle Filippine. I due cicli di manovre sono la “dimostrazione dell’abilità di Usa e Giappone di lavorare insieme in mare e di rispondere velocemente alle minacce della regione“. L’arrivo della Vinson davanti alla penisola coreana, in una prova di forza verso la Corea del Nord e i suoi piani nucleari e missilistici, è vicinissimo: anche qui ci saranno manovre congiunte con le forze armate sudcoreane.
“Nel caso la guerra scoppi nella penisola, gli Usa saranno considerati del tutto responsabili per aver causato problemi dopo aver portato molti asset strategici e mezzi di guerra speciali”: lo afferma un portavoce del ministero degli Esteri citato dalla Kcna, in vista della seduta speciale del Consiglio di Sicurezza dell’Onu (bersaglio di una dura “condanna”) che venerdì, sotto la presidenza del segretario di Stato americano Rex Tillerson, discuterà i piani su nucleare e missili di Pyongyang con l’ipotesi di altre sanzioni.
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