Multe, incassi per 1,7 miliardi: è boom
Boom di incassi grazie alle multe pagate da automobilisti, motociclisti e tutti coloro che devono rispettare il codice della strada. Il gettito dei comuni, nel 2015, è arrivato a 1,7 miliardi di euro, con un incremento del 45,6% rispetto all’anno precedente.
Un terzo delle sanzioni vanno ai comuni del Lazio, che da solo ha incassato 563 milioni (33,5%). Il secondo posto va alla Campania con 182 milioni (10,8% del totale) e il terzo al Piemonte con 179 milioni (10,7%). I dati sono contenuti nella relazione sulla gestione finanziaria degli enti locali della Corte dei conti, elaborati dall’AdnKronos. Nell’ultimo anno rilevato dalla magistratura contabile si registra un dato ”in controtendenza” rispetto agli anni precedenti, quando era stato registra ”un trend in riduzione, con una variazione negativa tra gli anni 2014 e 2011 pari al 10%”.
Le tabelle contenute nel dossier mostrano che in alcune regioni gli incrementi in termini percentuali, rispetto agli incassi del 2014, sono arrivati anche al 75,4%. E’ il caso delle Marche, dove le sanzioni riscosse sono passate da 18,6 milioni a 32,7 milioni. Anche il Lazio ha registrato un notevole incremento (+54,7%), partendo però da numeri molto più consistenti: 364 milioni di gettito nel 2014.
Considerevole anche la crescita delle entrate da sanzioni per violazioni del codice della strada registrata in altre regioni: in Lombardia, dove si passa da 122 milioni a 179 milioni (+53,1%); in Sicilia, che da 75,7 milioni si arriva 115 milioni (+51,3%); in Veneto, dove da 67 milioni le entrate sono salite fino a 101 milioni. Non mancano delle eccezioni, dove si è registrato un calo anche considerevole delle multe incassate; nel Molise si è passati da 2 milioni di euro a 947.000 euro (-23,9%).
Con incassi inferiori al milione di euro il Molise è anche la regione che si classifica all’ultimo posto per entrate da violazione del codice della strada. Penultima è la Basilicata, dove nel 2015 sono state riscosse multe per 2,4 milioni di euro, in aumento del 21% rispetto all’anno precedente.
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