Che fine hanno fatto i soldi degli sms per Amatrice? Fabio Tonacci ha ricostruito il flusso di donazioni attraverso le pagine de La Repubblica. Ve ne proponiamo uno stralcio
“Nella prima settimana dopo il terremoto arrivarono 4.867 bonifici sul conto generico e 178 su quello legato all’amatriciana: tra il 9 e il 16 marzo, data dell’ultimo rilevamento, si sono ridotti rispettivamente a 61 e 7. Messe tutte insieme le donazioni dei ristoratori del nostro Paese non superano la maxi beneficienza di Saizeriya, la catena giapponese di cucina italiana, che ha sottoscritto un bonifico di 875.656 euro. Non è un caso isolato. Tra gli otto donatori più generosi, infatti, figurano più stranieri che italiani: dopo Saizeriya, ci sono gli inglesi del gruppo GlaxoSmithKline (171.697 euro) e gli americani di Bristol Meyers Squibb (100.000 euro), due colossi della farmaceutica. Centomila euro li hanno donati anche l’azienda di Latina Bsp Pharmaceuticals e i sette consiglieri regionali grillini del Lazio, che si sono tagliati lo stipendio pur di rimediare la somma. Dalla Bank of Tokyo è pervenuto un bonifico di 74.000 euro e da Eataly, come detto, i 59.000 euro del festival dell’amatriciana. Scorrendo il conto corrente, si trovano i 50.000 euro del concerto di beneficenza di Gigi D’Alessio a Nicola Baronia, i 36.000 dell’associazione salernitana Guardiani della Pace dopo la partita del cuore allo stadio Arechi, i 20.000 della Sampdoria calcio.
La beneficenza post terremoto è un calderone grande quanto il cratere stesso. Avere un resoconto esauriente anche solo per un comune, come Amatrice, non è possibile: tantissime sono state le donazioni con assegno o in denaro liquido, e alcune iniziative promosse da mezzi di informazione ed enti pubblici sono ancora in corso. Una sintesi necessariamente imperfetta suona così: sui due conti correnti di Amatrice ci sono ad oggi 9,5 milioni di euro e altri 2 milioni sono arrivati grazie alla campagna “Adotta un’opera” dedicata alla ricostruzione di chiese e monumenti. La Protezione Civile ha accumulato per tutto il Centro Italia 23 milioni di euro con gli sms e altri 9 milioni in bonifici. Denaro al momento non disponibile perché il tavolo dei garanti si deve ancora riunire e decidere su quali progetti investire e quanto. Più avanti pare essere la Croce Rossa, che ha già avviato alcuni lavori utilizzando parte dei 20 milioni donati: “Un centro polifunzionale ad Amatrice – spiega il presidente Francesco Rocca – e altre strutture nell’area colpita””.
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