Diventa una vera e propria stalker una donna esclusa da un gruppo di mamme su Whatsapp
Una donna di Pavia di 36 anni è stata estromessa dalle conversazioni del gruppo in cui le mamme dei bambini della pallacanestro si aggiornavano su allenamenti e ritrovi. E’ bastato questo per scatenare la sua personale vendetta e la chat Whatsapp è diventato un vero e proprio terreno di battaglia.
Da quel momento sono iniziate le molestie, soprattutto nei confronti di una 39enne, «rea» di averla buttata fuori: telefonate anonime ad ogni ora del giorno e della notte, messaggini carichi di insulti, e persino pestaggi fuori dalla palestra in cui i figli stavano giocando. Secondo l’accusa, il 16 aprile 2015 la 36enne avrebbe «agganciato» l’altra mamma in via Bignami, a Pavia, mentre stava portando il figlio a basket, rivolgendole epiteti poco carini per non aver invitato il suo bambino ad una festa di compleanno. Dalle parole sono passate alle mani: le due donne si sono prese per i capelli, ruzzolando a terra sotto gli occhi delle altre mamme incredule. Dopo l’aggressione, la 39enne dolorante era finita al pronto soccorso. Dimessa con una prognosi di 45 giorni dovuta ad un’ernia causata dalla caduta, presentò denuncia.
Sentita dagli inquirenti, la 36enne si difese spiegando che insulti e botte erano stati reciproci, negando anche messaggi e telefonate persecutorie. Ma i giudici l’hanno condannata a sei mesi di reclusione per stalking e lesioni, oltre al versamento di 10 mila euro per danni morali. «Aspettiamo le motivazioni, ma faremo di sicuro appello» ha annunciato l’avvocato della parte offesa, Francesca Timi, come riportato dal quotidiano La Provincia Pavese. Nel capo di imputazione relativo all’accusa di stalking, l’elenco degli episodi è lungo un anno, dal dicembre 2014 alla fine del 2015. Dietro questa sete di vendetta, però, non ci sarebbe solo l’esclusione dal gruppo Whatsapp, ma l’ aver tagliato fuori il figlio da qualsiasi festa, appuntamento o ritrovo con gli altri compagni, e vecchi screzi per un prestito di denaro tra le due mamme.
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