Le vendite dei contraccettivi d’emergenza fanno registrare un record nel 2016
È boom per le vendite dei contraccettivi d’emergenza. La cosiddetta “pillola del giorno dopo“, da utilizzare fino a 5 giorni dopo il rapporto sessuale. Se ne vende una ogni due minuti. Nei primi mesi del 2014 ne erano state vendute circa 13mila: nel 2016, oltre 200mila con un aumento di ben 15 volte. Per il ministero della Sanità manca una cultura della prevenzione soprattutto tra i più giovani.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, l’aumento record delle vendite è dovuto a diversi fattori. La pillola costa 26 euro e 90, non rimborsabili dal servizio sanitario. Dal 9 maggio 2015, inoltre, per le donne che vogliono comprare la pillola, non vi è più l’obbligo di presentare la ricetta e neanche un test medico sullo stato di non gravidanza, come avveniva in precedenza. Soltanto per chi ha meno di 18 anni rimane l’obbligo. La scelta della liberalizzazione è stata dettata dalla volontà di rendere l’iter di acquisto meno difficoltoso e imbarazzante.
Con l’aumento delle vendite, il ministero della Sanità registra anche un calo degli aborti, -9,3% rispetto al 2014. “Il record di vendite dimostra che in Italia non c’è una cultura consapevole della procreazione – spiega sempre al Corriere della Sera la vicepresidente del Consiglio superiore di Sanità, Eleonora Porcu – . Ci si affida alla contraccezione d’emergenza e non a una vera programmazione o meno delle gravidanze“.
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