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Genitori uccisi entrambi da un tumore, una maxi-colletta salva i tre figli

La Repubblica

Un destino davvero crudele quello che ha colpito una famiglia. Mamma e papà uccisi da un tumore in una settimana

“All you need is love”, cantavano i quattro ragazzi di Liverpool. E dalla città dei Beatles è partita una ondata d’amore che in questi giorni commuove la Gran Bretagna. Tre ragazzi perdono entrambi i genitori nel giro di una settimana: come per un accanimento del destino, due diverse forme di tumore si portano via uno dopo l’altro il loro papà e la loro mamma. I quali, scattando un’ultima foto a letto, mano nella mano, gravemente malati, sapevano che stavano per morire. “Cosa sarà dei nostri figli, quando noi non ci saremo più?”, chiedeva la madre. “Non preoccuparti, la comunità si prenderà cura di loro”, cercava di tranquillizzarla il padre. Chissà se ci credeva veramente o parlava così soltanto per rincuorarla. Ma, una volta invocato, il miracolo si è realizzato davvero.

In meno di un mese, tramite un sito creato da una vicina di casa e amica di famiglia, una colletta nazionale ha messo insieme quasi 300 mila sterline, circa 350 mila euro, abbastanza soldi per permettere che Luke, Hanna e Oliver Bennett possano mantenersi agli studi fino a quando saranno in grado di cavarsela da soli. Donazioni sono arrivate da ogni regione e angolo del Regno Unito. I tre ragazzi non finiranno in strada: adesso hanno fondi sufficienti per pagare il mutuo. E potranno terminare la scuola e l’università, inseguendo i sogni che avevano per la loro vita, a cominciare da quello del 21enne Luke, il più grande dei tre, che vorrebbe fare l’attore.

“La nostra gratitudine è immensa”, dice lui al Times di Londra, il giornale a cui hanno dato un’intervista in esclusiva per fare il punto sulla raccolta di denaro a loro favore. Una colletta seguita fin dall’inizio dai giornali e dalla Bbc, per l’impressione che aveva fatto la scomparsa quasi contemporanea dei genitori, stroncati da un male incurabile, a 57 e 50 anni d’età. Lui, Mike, faceva il falegname; lei, Julie, insegnava. “Nei primi giorni ci sono giunti assegni e bonifici da persone che conoscevamo”, racconta Luke. “Ma poi è diventata una gara di solidarietà da tutta la Gran Bretagna e anche dall’estero. Siamo commossi. La bontà di tanti sconosciuti ci ha salvato. Non sappiamo come ringraziare”. Anzi, lo sanno: le donazioni continuano ad arrivare e il fondo a questo punto servirà ad aiutare altri orfani come i tre fratelli Bennet, altri bambini e ragazzi bisognosi rimasti senza genitori, e alle ricerche contro il cancro. La colletta non ha colmato il dolore per la perdita tremenda che hanno sofferto. Sono dovuti diventare grandi troppo in fretta. Ma il buon cuore di tanta gente ha restituito loro una speranza. “All you need is love”. Specie quando hai appena perso l’amore del papà e della mamma.

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