Michele Misseri sul delitto Avetrana ai microfoni di quarto grado
“Sarah l’ho uccisa io”: davanti alle telecamere di Quarto Grado Michele Misseri continua a scagionare moglie e figlia condannate all’ergastolo per l’omicidio, alla vigilia dell’udienza in Cassazione che metterà fine al percorso giudiziario sull’omicidio della 15enne di Avetrana (Taranto). Lo zio della vittima continua ad addossarsi le colpe per la morte della nipote: “Mi punisco io stesso, perché non è giusto quello che stanno facendo i giudici: condannare due innocenti è facile”, afferma.
Michele Misseri è stato condannato in secondo grado a 8 anni per soppressione di cadavere e inquinamento delle prove, ma continua a scagionare la figlia Sabrina e la moglie Cosima.
Le stesse difese delle due condannate all’ergastolo non si arrendono davanti alla verità gridata da Michele: sei i ricorsi presentati, a cominciare da quello dell’avvocato di Sabrina Misseri, Franco Coppi, che cercherà di sottrarre la sua assistita al carcere a vita, puntando sulla colpevolezza del padre, il quale sulla vicenda ha fornito mille versioni e mille ritrattazioni
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