Parlerà anche in taliano Hoaxy, il motore di ricerca per tracciare le bufale
“Durante le presidenziali americane abbiamo registrato un’impennata delle fake-news, adesso stiamo cercando di portare anche in Europa e in Italia Hoaxy, il nostro strumento per tracciare le bufale online. Vogliamo che diventi accessibile a tutti, ‘open source’. Stiamo facendo del nostro meglio, speriamo accada entro qualche mese”. A parlare è Filippo Menczer, italiano, professore di Informatica e Computer Science all’Università dell’Indiana, negli Stati Uniti. Menczer è a capo di un gruppo di lavoro che si occupa di social media e informazione di cui fanno parte altri due italiani, Alessandro Flammini e Giovanni Luca Ciampaglia. Hanno creato Hoaxy un motore di ricerca che traccia la diffusione delle ‘fake news’ su Internet.
Il loro obiettivo non è stabilire se una notizia sia vera o falsa ma analizzarne l’andamento sui social network: “Ci occupiamo di diffusione di informazione e disinformazione online dal 2010 – spiega all’ANSA Menczer – costruiamo modelli per capire i meccanismi virali di alcune notizie, come si sono sviluppate, quali sono i profili che le hanno promosse. Non siamo ne’ giornalisti ne’ fact-checker che verificano, ma aiutiamo il pubblico e i media a capire le notizie false, siamo uno dei tanti strumenti nell’arsenale”.Per consultare Hoaxy basta inserire una parola chiave e si ottengono gli articoli sul tema pubblicati da oltre cento siti di bufale americani, riconosciuti come tali da alcune piattaforme di ‘debunking’, quelle cioè che smontano le notizie.
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