Droga alla figlia di sei anni per stordirla e consentire al partner di abusarne: mamma orco arrestata e condannata. Dava droga alla figlia di sei anni per stordirla e consentire al partner di abusarne. Per questi motivi la donna, 32 anni, è stata arrestata e condannata a 17 anni di carcere.
La donna ha drogato la figlia per renderla assonnata, con l’intento malsano di permettere al suo partner di abusare sessualmente di lei. L’uomo di 43 anni si è poi recato a casa della famiglia per violentare la bambina, ma ha dichiarato che la piccola si è “mossa” quando lui è entrato nella sua camera da letto.
La polizia è venuta a conoscenza del reato solo perché un’amica ha controllato il telefono dell’uomo, che lo aveva lasciato sul tavolo di un pub mentre andava in bagno. La donna ha visto i disgustosi messaggi che lui si era scambiato con la madre, una donna inglese della Cornovaglia, e ha allertato la polizia, costringendo il pedofilo a fuggire.
I messaggi shock
Alcuni dei messaggi depravati, inviati tra luglio e dicembre 2021, parlavano di come avrebbero organizzato lo stupro e l’abuso sessuale della bambina. La madre ha addirittura inviato all’uomo delle foto intime della figlia come “regalo di Natale”, pochi giorni prima che lo stupro sarebbe dovuto avvenire.
La Corte di Plymouth ha appreso che la bambina era stata stordita con Tramadol e altri farmaci prescritti, come hanno dimostrato gli esami forensi, ma un altro esame medico ha confermato che non era stata violentata. I due imputati, che hanno pianto durante l’udienza di condanna, sono stati giudicati colpevoli di cospirazione per lo stupro di un minore di 13 anni e di cospirazione per lo stupro di un minore di 13 anni mediante penetrazione.
La donna ha negato tutte le accuse e ha affermato che l’uomo si era recato a casa sua per fare sesso con lei, non con sua figlia. Tuttavia, l’uomo, anche lui della Cornovaglia, ha ammesso di essere andato lì per fare sesso con la bimba, di cui conosceva l’età, ma ciò non è avvenuto. Mentre veniva condannato a 13 anni di carcere, ha detto al giudice: “Mi dispiace, ho appena rovinato la vita a un sacco di gente”. Il tribunale ha stabilito che la bambina è ora al sicuro e non rivedrà mai più sua madre.
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