Il sito dagospia.com pubblica la lettera di un lettore su Montezemolo a Stromboli. Ve la proponiamo integralmente:
“Stromboli, osservatorio. Il noto locale isolano è raggiungibile solo da un sistema di navette predisposto dal locale medesimo. È lo stesso locale poi che assicura anche il rientro, secondo un ordine prefissato: a ciascuno viene assegnato un numero progressivo. Non dovrebbero poter nascere equivoci.
Ieri, 10 agosto mi trovavo con un gruppo di 12 persone ( tra i quali due bambini e qualcuno non più proprio giovanissimo) a tentar di “rimirar le stelle” e attendevo con un certa impazienza, dovuta a ritardi accumulati nei trasferimenti per mancanza di navette, di essere prelevato secondo il turno che nel frattempo mi era stato assegnato.
Ma ad un tratto ecco la sorpresa: davanti a noi si materializzava Luca Cordero di Montezemolo, accompagnato dalla propria famiglia e più impaziente di noi. Tanto era la di lui irrefrenabile impazienza che il Nostro, complice il servizio transfer del locale, si imponeva come primo, a dispetto del proprio turno, e si impossessava della prima navetta disponibile, in barba all’ordine assegnato.
Nel frattempo il disservizio ai trasporti di cui sopra, aveva creato una certa folla, di alcune decine di persone, in attesa del proprio momento per discendere all’isola e che guardava attonita all’incredibile scena.
Credendo trattarsi di banale equivoco, noi poveri mortali abbiamo fatto presente che c’era un turno e che era il nostro momento, ma l’avv. Montezemolo, tomo tomo e cacchio cacchio, si appropriava della “nostra” navetta e di lì non si schiodava più. Vana si dimostrava ogni nostra civile rimostranza, abile solo a scatenare le ire delle figlie del Nostro le quali ci apostrofavano con irripetibili epiteti non degni del presunto blasone.
Ed ecco che anche il Nostro barcolla fino a rompere il silenzio e dire benevolo “Se uno di voi vuole scendere con noi, può farlo”. No, caro avvocatopresidente, il punto è un altro: lei ha superato la fila, da bravo italiano medio all’estero, e non funziona così. O almeno, non dovrebbe…
“Aveva ragione Marchionne… ” chioso io tra il delirio delle irrefrenabili figlie. A quel punto, tutti grillini per una notte, la folla si fa popolo e trova la consueta ilarità di fronte al potente, ormai in braghe di tela: “morto di fama!” Grida qualcuno ponendo fine alla tenzone. Anche io ero lì con i miei figli, e ho provato sincero imbarazzo per lo spettacolo degradante che Montezemolo ha offerto ai suoi.
E a mio figlio piccolo che mi ha chiesto “papa’ perché quel signore è passato davanti” , ho risposto “perché è molto anziano e bisogna avere rispetto per i vecchi” .
Anche se, aggiungo adesso, non si capisce bene quali meriti certuni abbiano guadagnato per atteggiarsi a sultani di un paese, al declino del quale hanno, per lo meno, partecipato con un qualche indiscutibile merito”.
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